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2007 – Tony Zermo

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Tony Zermo – Giornalista. Firma storica del giornale «La Sicilia», da inviato speciale ha seguito tutti i grandi avvenimenti italiani e siciliani in particolare.
Appena trentenne fu alla strage del Vajont del 1963 che, con duemila morti, fu la più grande tragedia del dopoguerra. Zermo è l’unico giornalista italiano che ha seguito i tre grandi terremoti: Belice 1968 (è stato nominato cittadino onorario di Santa Margherita Belice), Friuli 1976 e Irpinia 1980.
Insieme alle migliori firme del giornalismo italiano è stato onnipresente agli avvenimenti degli anni di piombo, dalla strage alla Banca dell’Agricoltura di Milano del ‘69, al rapimento del giudice Sossi a Genova (‘74), al processo ai capi delle Brigate rosse a Torino, fino al rapimento di Aldo Moro del ‘78.
Inviato a tutto campo, Tony Zermo ha seguito anche i campionati mondiali di calcio (Inghilterra ‘66, Spagna ‘82, Italia 90, Usa ‘94, Francia ‘98) e per il cinema la Mostra di Venezia e il festival di Taormina.
Anche i grandi delitti di mafia lo hanno visto presente: l’uccisione del giudice Terranova del ‘76, quella del presidente della Regione Piersanti Mattarella del 1980, l’uccisione dell’on. Salvo Lima, di Falcone e di Borsellino nella terribile primavera-estate del ‘92. Tutti personaggi da lui ben conosciuti durante la sua lunga carriera giornalistica. I suoi scritti erano anche letti e apprezzati da Leonardo Sciascia e da Gesualdo Bufalino.
E’ stato inviato alla Guerra del Golfo del ‘91 e a Sarajevo. Da inviato, ha seguito i grandi «gialli» quale il caso Sindona, il caso Calvi, il morto-vivo di Avola, la tragedia delle tre bambine uccise dal mostro di Marsala (del ’71).
E’ autore anche di una commedia rappresentata allo Stabile di Catania («Un cuore malato») e di copioni da film (uno dei quali sulle vicenda della mafia corleonese).
Tony Zermo, una firma che da cinquanta anni onora il giornalismo siciliano, si sta adesso battendo per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e per la riapertura del Casinò di Taormina.

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